PD MONTESILVANO: DALLA ROTTAMAZIONE AL RICICLO DEI PRESCRITTI
Chi come Cantagallo non ha rinunciato alla prescrizione dovrebbe ritirarsi a vita privata.
Non stupisce, ma ci indigna, la presenza dell’ex-sindaco Enzo Cantagallo nella foto del “pranzo di famiglia” pubblicata domenica scorsa su Il Centro. E dov’erano i giovani renziani? In cucina?
Il PD non ha mai tagliato i ponti con i protagonisti dell’inchiesta “ciclone”.
Esce confermata la linea di Rifondazione comunista per l’alternativatanto ai politicanti di centrosinistro quanto di centrodestra.
Il Pd di Montesilvano non è un’anomalia: è bene ricordare che lo stesso presidente della regione Luciano D’Alfonso è un prescritto, sostenuto da un caravanserraglio che va da SEL ai transfughi di centrodestra.
Nel mentre i protagonisti del “Ciclone” si riorganizzano, il Pd in consiglio comunale a Montesilvano fa pure la stampella al centrodestra di Maragno. Infatti il povero Lino Ruggero (ex candidato sindaco di centrosinistro) è rimasto il solo a fare opposizione, gli altri consiglieri più o meno esplicitamente non fanno mancare l’appoggio al centrodestra.
La prescrizione sarà diventata un titolo di merito, nella selezione del personale politico, ma vogliamo far notare che prescrizione non significa assoluzione come i politicanti vogliono farci credere. Un politico che ha ricoperto e ricopre cariche pubbliche non solo può ma ha il dovere di rinunciare alla prescrizione per dimostrare nel corso del processo la sua innocenza.
Se non lo fa vuol dire che teme che i fatti gli diano torto.
Si tratta di un principio autorevolmente espresso negli anni passati dalla stessa commissione di garanzia nazionale del PD ma anche in questo campo il PD si è omologato al berlusconismo.
Chi come Cantagallo non ha rinunciato alla prescrizione dovrebbe ritirarsi a vita privata.
Corrado Di Sante
Segretario Provinciale PRC-PE Pescara