SGOMBERO DOPO SGOMBERO MUORE LA POLITICA
SERVONO POLITICHE ABITATIVE, SERVIZI SOCIALI, MEDIATORI CULTURALI ED INVECE DELEGHIAMO TUTTO ALLE FORZE DELL’ORDINE.
In 6 mesi dall’ordinanza di sgombero del sindaco Maragno, l’amministrazione non è riuscita a trovare una soluzione che avesse cura prima di tutto dalla dignità delle persone ed evitasse l’impiego e il dispendio di tanti mezzi e uomini: ogni show mediatico ha il suo prezzo che paga sempre la collettività.
SGOMBERO NON È SOLUZIONE. NESSUNA INVIDIA PER I CAMBIACASACCA
I TIFOSI DELLE RUSPE PENSAVANO DAVVERO CHE TUTTO SI RISOLVESSE CON UNO SHOW E QUALCHE INTERVISTA? NESSUNA INVIDIA PER I CAMBIACASACCA E I BALLERINI DI MAGGIORANZA.
È incredibile, anche i tifosi delle ruspe e delle prove muscolari, si sono resi conto che uno sgombero senza soluzioni abitative alternative è portatore di ulteriori disordini e problematiche.
Da domani, spenti i riflettori, le “emergenze” ricadranno tutte su coloro che restano sul territorio, a cominciare dalle forze dell’ordine, che dovranno provvedervi con la scarsità di mezzi e risorse, grazie ai tagli di DESTRA E PD in Parlamento. Un sindaco non può affermare “troveranno da soli altre sistemazioni”.
Sgombero Via Ariosto preludio a nuovo cemento
NESSUNA SPECULAZIONE SULLE AREE DI VIA ARIOSTO
MARAGNO GETTA LA MASCHERA: LO SGOMBERO PRELUDIO A NUOVO CEMENTO.
FARE LUCE SUI PROPRIETARI DEGLI IMMOBILI. A CHI SPETTAVA LA MANUTENZIONE DEGLI IMMOBILI E DELL’IMPIANTISTICA? CHI PAGHERÀ LE SPESE DELLE OPERAZIONI DI SGOMBERO?
Le dichiarazioni del sindaco Francesco Maragno al TGR Abruzzo (edizione giovedì 1 giugno ore 14.00) lasciano più di qualche sospetto sulle ragioni dello sgombero, e sul perché si sia atteso che la situazione diventasse insostenibile tanto da mettere in pericolo l’incolumità dei residenti.
LO SGOMBERO DI VIA ARIOSTO È IL FALLIMENTO DELLA POLITICA.
Gravi le parole del sindaco Maragno dovrebbe sotterrarsi di vergogna.Davvero pensiamo di risolvere i problemi sociali con sgomberi e blitz? Destra e Pd fomentano la guerra tra poveri per una manciata di voti.
Il dovere della politica è quello di prevenire, dare soluzioni per tempo, costruire percorsi di integrazione, di crescita collettiva, lavorare strenuamente per isolare chi delinque da chi vuol condurre una vita dignitosa, invece nulla si è fatto in tal senso, e dopo anni di abbandono, di scelte urbanistiche sbagliate, si lasciano esplodere le emergenze e per l’ennesima volta si invoca lo stato di eccezione e si chiede l’intervento delle forze dell’ordine.