Che fine ha fatto Nino D’Annunzio? Nominato ad Ecologica S.R.L.
Nino D’Annunzio (PD), ex vicesindaco socialista poi confluito ai DS e quindi al PD, aveva partecipato alle primarie del centro-sinistra collezionando quasi 1000 preferenze, consumando così nel PD la spaccatura che consentì la vittoria alle Primarie di Attilio Di Mattia. Alle elezioni non si è candidato mentre il suo delfino, oggi renziano, Evenio Girosante, escluso dalla lista del Pd la notte prima della presentazione delle liste perchè rinviato a giudizio, nottetempo trovò un posticino nel centrodestra con la lista Arcobaleno. Nino D’Annunzio invece ha sostenuto Attilio Di Mattia. In molti si aspettavano una sua nomina ad assessore, ma alla fine non c’e stata. E come spesso accade per i politicanti nostrani ci ha pensato la dea della provvidenza, ovvero quella delle nomine firmate PD. E così il 1 agosto scorso è stato nominato consigliere di amministrazione anzi vice-presidente di Ecologica SRL come si può leggere nel verbale di assemblea. Ecologica SRL è una società partecipata da Ambiente SpA e dalla DECO della famiglia DI ZIO. Ecologica SRL presenta numerosi profili di illegittimità e dovrebbe essere sciolta, una vicenda parallela a quella di Ecoemme frutto dell’ intreccio malsano tra cattiva politica e malagestione dei rifiuti. Ed invece ad agosto Ecologica SRL ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione eleggendo vice presidente Nino D’Annunzio (PD), presidente Francesco Lattanzio (PD) nonchè sindaco di Catignano e Stanislao Capone del direttivo del Circolo PD di Spoltore, tutti e 3 proposti dalla parte pubblica ovvero dal presidente di Ambiente SPA Massimo Sfamurri, infermiere prestato alla gestione dei rifiuti sempre del PD, il socio privato ha proposto invece Pilone Giuliano e Natalino Di Profio. Purtroppo sul sito di Ecologica SRL non sono disponili nè i bilanci nè i compensi degli amministratori, ma una cosa è certa: sono a carico dei cittadini dei comuni soci di Ambiente Spa.
Linea n.6 le partenze anticipate di dieci minuti, ma sulle pensiline gli orari non sono aggiornati.
Comunicato stampa 25/09/2012
Le finanziarie del Governo Berlusconi prima e di Monti ora, stanno davvero mettendo a dura prova il trasporto pubblico locale. I tagli dei fondi destinati alle Regioni per assicurare il sacrosanto diritto ad una mobilità sostenibile ed efficiente, alla fine della fiera, risultano essere un’ulteriore mazzata ai bilanci delle famiglie, che hanno visto più volte negli ultimi mesi aumentare il costo dei biglietti e diminuire il numero delle corse.
L’alleanza con l’UDC affossa il registro delle Unioni Civili
Qui sotto trovate il nostro comunicato pre-elezioni, a rileggerlo ora fa una certa impressione, ecco che succede a rincorrere le sirene centriste, di sinistra nella coalizione che va da SEL a FLI non c’è nulla.
Il centrosinistra si dice per i diritti civili e la laicità. Poi si allea con l’UDC. Noi ci batteremo per il Registro delle Unioni Civili. Il centrosinistra no!
In ogni caso la lotta continua.
Qui sotto riportiamo l’articolo de “IL CENTRO” di Venerdì 14 settembre
Registro coppie di fatto il no dell’Udc blocca tutto
Il direttivo provinciale è contrario all’istituzione della nuova figura giuridica «Solo la famiglia di un uomo e una donna è la vera cellula della società»
MONTESILVANO L’Udc ribadisce la propria contrarietà all’istituzione del registro delle coppie di fatto. La notizia arriva dal direttivo provinciale dello schieramento che siede tra i banchi della maggioranza in consiglio comunale. Il movimento di centro, rappresentato a palazzo di città dal capogruppo Pietro Gabriele e dal consigliere Emidio Di Felice, fin dal primo momento, non hai mai mostrato entusiasmo nei confronti della proposta del primo cittadino, Attilio Di Mattia, di istituire anche a Montesilvano il registro già realtà in diverse città, tra cui Milano, Napoli e Perugia. Un segnale di possibile apertura era arrivato, però, nei giorni scorsi dallo stesso Gabriele che aveva dichiarato che avrebbe votato contro il registro, a meno che il direttivo non avesse fornito indicazioni diverse. La linea di chiusura, invece, è stata confermata anche a livello provinciale. «L’unicità del patto matrimoniale che giustifica i diritti che sono propri dei coniugi», si legge in una nota firmata dal segretario provinciale dell’Udc, Nico Liberati, e dal coordinatore cittadino, Bruno Gallo, «non deve essere inficiata dall’istituzione del registro delle coppie di fatto, poiché solo la famiglia di un uomo e una donna può essere considerata vera cellula della società, che aprendosi alla vita ne garantisce la continuità e la cura delle generazioni». La decisione non vuole rappresentare una forma di discriminazione, assicurano dal partito. «Quanto detto non vuole pregiudicare il riconoscimento della dignità di ogni persona, a cui va confermato il nostro massimo rispetto», continuano, «bensì ricordare che il diritto non esiste allo scopo di dare forma giuridica a qualsivoglia tipo di convivenza o peggio di fornire riconoscimenti ideologici: ha invece il fine di garantire risposte pubbliche a esigenze sociali che vanno al di là della dimensione individualistica». Una netta presa di posizione che rende sempre più difficile l’istituzione del registro. «Seppure consapevoli dell’esistenza di situazioni concrete nelle quali possono essere utili garanzie e tutele giuridiche per la persona che convive», conclude l’Udc, «siamo però convinti che questo obiettivo sia perseguibile nell’ambito dei diritti individuali, senza ipotizzare una nuova figura giuridica, ossia la coppia di fatto, che sarebbe alternativa al matrimonio e alla famiglia, producendo in siffatta maniera più guasti di quelli che vorrebbe sanare». Antonella Luccitti
Di Mattia a passo di gambero.
Comunicato stampa 12 settembre 2012
Prima sulla lottizzazione degli scrutatori ed ora sul registro delle Unioni Civili un passo avanti e due indietro.
Con enorme rammarico apprendiamo che la commissione politiche occupazionali ha rimandato la discussione sulla delibera di istituzione del Registro delle Unioni civili, fa ancora più scalpore che tale proposta arrivi dalle fila della maggioranza e dal PD.
Resta davvero difficile immaginare che in 12 giorni gli eletti del PD non siano riusciti ad incontrarsi per trovare una sintesi rispetto ad un argomento sul quale il segretario nazionale, Pierluigi Bersani ha recentemente dichiarato: “Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte Costituzionale per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico”. A chi risponde il PD di Montesilvano?