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Buona Festa di Liberazione. Qui sotto il volantino che distribuiremo alle 10 davanti IPER

Ecco il volantino che distribuiremo davanti il centro commerciale IPER, questa mattina a partire dalle ore 10.

Volantino 25 apile

 

Ciclo-passeggiata di Liberazione per liberare Montesilvano dal cemento e dal malaffare

Libera Montesilvano!

 Il video della biciclettata del 25 aprile


Gli altri sindaci vanno sul trotter noi in bici per una città realmente sostenibile!

Domani mercoledì 25 aprile tutti in bici per festeggiare la Liberazione dal nazifascismo, per difendere la Costituzione e riscoprire la città. A sostegno della lista “In movimento per i beni comuni – Rifondazione e Verdi” per Corrado Di Sante sindaco

Per liberare Montesilvano da cemento e malaffare, per liberare spazi e cultura: dal Saline alla Stella Maris da Villa Delfico alla spiaggia la lista “in movimento per i beni comuni Rifondazione Comunista – Verdi” e il candidato sindaco invitano tutti i cittadini a partecipare.

APPUNTAMENTO ore 15,30 in Piazza A. Diaz davanti al Comune.

PERCORSO: Via Roma, Corso Umberto, Via Aldo Moro, FIUME SALINE, Via Aldo Moro, Via Petrarca, Via Finlandia, PP1, Via Ugo Foscolo, Viale Europa, Via Aldo Moro, STELLA MARIS, Via Marinelli, VILLA DELFICO, Corso Umberto.

Il candidato Sindaco a Montesilvano Corrado Di Sante parteciperà alla “passeggiata a quattro ruote” promossa dall’Associazione carrozzine determinate Abruzzo

Sottoscrizione del Patto per la disabilità, un impegno preso in ogni caso al di là dell’elezione a sindaco o alla carica di consigliere. Le parole che riportiamo qui sotto di Piero Calamandrei sono un monito sempre dentro e fuori i palazzi del potere.

 

Comunicato stampa 24 aprile

Con convinzione parteciperò all’iniziativa prevista per sabato 28 aprile e promossa dall’Associazione carrozzine determinate Abruzzo, sui temi della disabilità e delle barriere architettoniche a Montesilvano

Alla vigilia del 25 aprile Festa della Liberazione dal nazifascismo credo fermamente  nelle parole di Pietro Calamandrei, partigiano e padre della nostra Costituzione: “Perché fino a che non c’è questa possibilità per ogni uomo di lavorare e di  studiare e di trarre con sicurezza dal proprio lavoro i mezzi per vivere da uomo, non solo la nostra Repubblica non si potrà chiamare fondata sul lavoro, ma non si potrà chiamare neanche  democratica perché una democrazia in cui non ci sia questa uguaglianza di fatto, in cui ci sia  soltanto una uguaglianza di diritto, è una democrazia puramente formale, non è una democrazia  in  cui tutti i cittadini veramente siano messi in grado di concorrere alla vita della società, di portare il  loro miglior contributo, in cui tutte le forze spirituali di tutti i cittadini siano messe a contribuire a  questo cammino, a questo progresso continuo di tutta la società”.