DI MATTIA APROVA IL PIANO SPIAGGIA DI CORDOMA E CANTAGALLO, SENZA VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE. ADDIO VISTA MARE!
Comunicato stampa 30 dicembre 2013
Oggi in consiglio comunale la maggioranza di Di Mattia con il voto bipartisan del centrodestra ha approvato definitivamente la variante al Piano demaniale maritmo comunale voluta dall’ex sindaco Cordoma. Un provvedimento di variante adottato ben 4 anni fa il 28 dicembre 2009 che conteneva numerose norme in contrasto con il piano demaniale maritmo regionale e per giunta una forte riduzione dalla vista mare ed un ulteriore cementificazione e scempio della spiaggia.
La Giunta Di Mattia, nonostante la nota n.19529 del 22 marzo 2012 con la quale la Regione Abruzzo chiedeva di procedere con la VAS sul Piano Demaniale Maritmo Comunale, ha ritenuto comunque di non procedere alla Valutazione Ambientale Strategica.
È bene ricordare infatti che il Piano demaniale Maritmo Comunale adottato con la delibera di consiglio comunale n.66 del 17 giugno 2005, non è stato mai sottoposto a VAS. È ridicolo che, un’amministrazione che si riempie la bocca di sostenibilità ambientale e sociale, rinunci alla VAS semplicemente perché l’obbligo di VAS è posteriore all’adozione del Piano demaniale Maritmo del 2005, dimenticando che questa variante è stata adottata successiva alla normativa che rende obbligatoria la VAS e quindi ora che vi era l’occasione e l’obbligo di fare la VAS, non la si fa!
Senza contare che la Giunta Regionale porterà presto in consiglio un nuovo Piano Demaniale e quindi il consiglio comunale di Montesilvano dovrà riadottare e modificare nuovamente il proprio piano.
Il modello di riviera e turismo balneare è quello auspicato dal consigliere di maggioranza Pietro Gabriele (UDC), durante il consiglio comunale, che vorrebbe a Montesilvano tanti Cafè Les Paillotes, come in Piazza Le Laudi a Pescara, i cui titolari sono stati condannati in via definitiva a demolire parti consistenti dello stabilimento per abusi edilizi, grazie alle denunce di Rifondazione, WWF e Mare Libero.
Il mare non è più una risorsa naturale, un bene comune con valore intrinseco (da godere e da sfruttare economicamente in maniera sostenibile) ma una mera scenografia che fa da sfondo ad attività commerciali di tutti i tipi. Vista l’erosione della costa e i cambiamenti climatici in atto invece di liberare spazio si continua ad occupare l’arenile con ulteriori strutture, spiace che l’unica preoccupazione degli “(im)prenditori del mare” sia quella di aggiungere attività su attività nelle concessioni, snaturando per sempre con la complicità delle amministrazioni il nostro arenile.
Altro che patti etici puntualmente sbugiardati, questa amministrazione è in piena continuità con gli interessi speculativi bipartisan che atto dopo atto fanno e hanno fatto più brutta la città.
È proprio il caso di dirlo, con Di Mattia: addio vista mare!
Corrado Di Sante
“in movimento per i beni comuni” Rifondazione Comunista – Verdi