SGOMBERO NON È SOLUZIONE. NESSUNA INVIDIA PER I CAMBIACASACCA
I TIFOSI DELLE RUSPE PENSAVANO DAVVERO CHE TUTTO SI RISOLVESSE CON UNO SHOW E QUALCHE INTERVISTA? NESSUNA INVIDIA PER I CAMBIACASACCA E I BALLERINI DI MAGGIORANZA.
È incredibile, anche i tifosi delle ruspe e delle prove muscolari, si sono resi conto che uno sgombero senza soluzioni abitative alternative è portatore di ulteriori disordini e problematiche.
Da domani, spenti i riflettori, le “emergenze” ricadranno tutte su coloro che restano sul territorio, a cominciare dalle forze dell’ordine, che dovranno provvedervi con la scarsità di mezzi e risorse, grazie ai tagli di DESTRA E PD in Parlamento. Un sindaco non può affermare “troveranno da soli altre sistemazioni”.
Dove andranno ora? È la domanda ricorrente nella maggior parte dei commenti di molti cittadini esasperati e con i toni esplicitamente razzisti, che l’amministrazione dovrebbe combattere e non fomentare. È davvero incredibile che sindaco, consiglieri e prefetto, non se ne rendano conto. Pensavano che tutto si risolvesse con uno show e qualche intervista?
Francesco Maragno, Adriano Tocco, Mauro Orsini hanno una decina di anni di consigliatura sulle spalle, condite con i soliti cambia casacche, maggioranze ballerine, sindaci eletti e sfiduciati, ruoli e incarichi, insomma non scoprono oggi le problematiche del “ghetto” di Via Ariosto. Rifondazione Comunista non ha nessuna invidia per i cambiacasacca e i ballerini di maggioranza
lo sgombero non è un atto di coraggio, è l’emblema del fallimento della politica. Questa è la medaglia che dovrebbero mettersi al petto. Riproponiamo il nostro dossier candidati del 2012 https://www.corradodisante.it/?page_id=30 . La storia degli ultimi anni è conosciuta, sia Mauro Orsini che Adriano Tocco sono stati assessori della giunta Cordoma.
Piuttosto andrebbe recuperato un rapporto con le comunità migranti, con coloro che da un ventennio vivono e lavorano nella nostra città, andrebbero affrontate problematiche e contraddizioni, per dare a tutte e tutti piena cittadinanza, senza dialogo non c’è futuro, nella paura e nella solitudine non c’è alcuna possibilità di fare più bella vivibile e accogliente Montesilvano.
Le ruspe passano i problemi restano. Il cosiddetto PP1 (Piano particolareggia 1) il quartiere compreso tra fiume, mare, stazione e viale Europa è l’emblema del sacco di Montesilvano, delle incompiute, dei padroni del cemento difronte ai quali sindaci e assessori si tolgono il cappello, impossibile non pensare male.
Corrado Di Sante
Rifondazione Comunista – Sinistra Europea