SGOMBERO DOPO SGOMBERO MUORE LA POLITICA

SERVONO POLITICHE ABITATIVE, SERVIZI SOCIALI, MEDIATORI CULTURALI ED INVECE DELEGHIAMO TUTTO ALLE FORZE DELL’ORDINE.

 

In 6 mesi dall’ordinanza di sgombero del sindaco Maragno, l’amministrazione non è riuscita a trovare una soluzione che avesse cura prima di tutto dalla dignità delle persone ed evitasse l’impiego e il dispendio di tanti mezzi e uomini: ogni show mediatico ha il suo prezzo che paga sempre la collettività.

 A 16 giorni dallo sgombero delle palazzine di Via Ariosto non è stata trova

ta neppure una soluzione, anche temporanea che evitasse che poche decine di persone continuassero a rimanere in strada sulla spiaggia in piena stagione balneare.

Come accade ultimamente i problemi si spostano più in là, si nasconde la polvere sotto il tappeto. Sgombero dopo sgombero muore la politica. Servono politiche abitative, servizi sociali, mediatori culturali, che vuol dire lavoro per tanti giovani e non solo, ed invece deleghiamo ormai tutto alle forze dell’ordine, non potrà durare a lungo.

Se l’amministrazione comunale è incapace di dare soluzioni chieda aiuto ad altri comuni, e ad altre strutture. Ogni giorno cresce l’odio sociale e razzista, così si giustifica l’ignoranza e la guerra tra poveri, non ne verrà nulla di buono.

 La città imbruttisce giorno dopo giorno: la macchina amministrativa di Montesilvano si è liquefatta da tempo, grazie alla cura del cemento e degli interessi di bottega praticata da PD, destra e cambiacasacca.

 È urgente che le energie migliori prendano in mano questa città, servono intelligenza, solidarietà e autorganizzazione.

 

 Corrado Di Sante

Rifondazione Comunista – Pescara

 

 

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