LUNAPARK MONTESILVANO: LA GIUNTA MARAGNO COME LA “BASE UFO”, LA GIOSTRA DOVE SI SALE E SI SCENDE E NEL MEZZO CI SI SPARA ADDOSSO.
In mezzo alla strada (Cosa c’e`?)
son tre coi forconi (ah, vabbe`)
ma i piccoli ladri li impiccano sempre
i grandi ladroni.
Il primo strillava (tutti in girotondo, Forza Italia!)
il secondo fa i conti (mi scappa un plotone…)
il tre licenziava, ma dopo spiegava
la rava e la fava.
Enzo Iannacci e Paolo Rossi – I soliti accordi – 1994
I GETTONI LI PAGANO LE/I CITTADINE/I.
Ieri il sindaco Francesco Maragno ha tagliato il nastro per un nuovo giro di giostra, torna in Giunta Paolo Cilli, l’assessore progettista e sale la “ribelle” Manola Musa: pace fatta con i consiglieri insubordinati? Così pare almeno fino alle prossime elezioni politiche. Le candidature per le prossime elezioni al parlamento saranno il vero dato del contendere, così come le candidature alle scorse elezioni provinciali sono state il tema della precedente frattura. Niente di nuovo sotto il sole. I consiglieri fanno la gara di montesilvanesità e poi le decisioni sono prese altrove accadeva con il Pd, tocca ora al coacervo confuso e infelice del centrodestra, tanto alla fine decide sempre e solo Berlusconi.
Montesilvano è un grande lunapark. La giunta Maragno è una giostra speciale la “Base Ufo”, dove si sale e si scende, nel mezzo ci si spara addosso e i concorrenti si illudono di vincere il gettone omaggio grazie alle loro abilità strategiche. Di certo, c’è solo che i gettoni per ogni nuovo giro di giostra lo pagano salato le/i cittadine/i di Montesilvano.
È evidente che la coalizione di centrodestra non ha un progetto per la città, non è unita, e si muove per cordate e il sindaco è ostaggio dei vari gruppi, aggregazioni mutevoli a seconda della contingenza. È grave che per mesi la campagna per una poltrona in più degli autoproclamati ribelli si sia consumata sulla pelle di migranti e diseredati, con il solito carico di razzismo e odio, è la moda del momento. Ci fa piacere che il sindaco oggi scopra la grave crisi sociale ed economica che investe la città e il paese, ci faccia un favore eviti di parlare di senso responsabilità. C’è solo una responsabilità per Francesco Maragno e i suoi scudieri, aver imbastito un’alleanza di interessi in perenne fibrillazione, insomma la solita palude montesilvanese che fa felici i padroni del mattone.
È ora di uscire dalla palude, costruiamo un’alternativa per fare bella e accogliente la nostra città per il presente e il futuro.
Corrado Di Sante
Rifondazione Comunista