IL MINISTRO BUSSETTI, DI MAIO, SALVINI E GLI ALTRI…TRANNE UNO.
In queste settimane abbiamo fatto il pieno di ministri e vicepresidenti del consiglio in Abruzzo. Movimento 5 stelle e centrodestra hanno mobilitato tutto il governo per le elezioni regionali. Le istituzioni si piegano per la campagna elettorale in spregio al “divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni” durante le elezioni. Viene da pensare che i ministri pentaleghisti, Di Maio e Salvini compresi, abbiano poco da fare visto il martellante tour in Abruzzo di questi giorni.
Lega e 5 Stelle si comportano come Renzi e il Pd, come Berlusconi e Forza Italia, proseguono con la spregiudicatezza tanto cara all’ex presidente della Regione, fuggito a Roma, Luciano D’Alfonso, sanzionato dall’Ag-com proprio per aver utilizzato mezzi e risorse della Regione Abruzzo per fini propagandistici.
Non doveva essere il governo del cambiamento?
Meritano solo pernacchie e fischi, gli stessi che si beccò Renzi ospite del “Festival delle letterature” a Pescara nel 2016 durante la campagna referendaria costituzionale.
In ultimo è singolare e sintomatico che sia passato in Abruzzo la quasi totalità del governo in carica tranne, il presidente del consiglio Giuseppe Conte, difficile utilizzarlo al mattino a sostegno di Marco Marsilio, e nel pomeriggio di Sara Marcozzi, ne abbiamo fatto a meno. E dopo domenica 10 febbraio tutti i ministri in tour in Sardegna, si vota il 24 febbraio. Abruzzo e Sardegna sono davvero due belle regioni e fa piacere che i ministri contribuiscano a destagionalizzare il turismo. Entrambe le regioni non meritano i pentaleghisti al pari di Pd e Forza Italia.
Corrado Di Sante, segretario provinciale Rifondazione Comunista Federazione di Pescara