PESCARA CHIUSURA DORMITORIO VIA LAGO S.ANGELO. RIFONDAZIONE: UN DORMITORIO PUBBLICO A PESCARA NEI LOCALI VUOTI DELLA STAZIONE

BASTA POLITICHE EMERGENZIALI

Correva l’anno 2015 la Giunta Alessandrini annunciava la realizzazione del dormitorio, sono trascorsi 4 anni invano…

Il 28 febbraio ha chiuso il dormitorio pubblico allestito nei locali della ex scuola di Via Lago Sant’Angelo dal comune di Pescara, che ha accolto durante l’inverno i senza fissa dimora della città, lo prevedeva la delibera “Piano Freddo” della giunta comunale n.901/2018. Lo scorso anno per i senza tetto ospitati presso il “Britti” l’accoglienza fu prorogata fino al 15 marzo.

Emergenze e proroghe purtroppo non risolvono le problematiche, e così chi non ha un tetto da alcuni giorni si ritrova di nuovo in strada, con tutto ciò che ne consegue per la dignità delle persone e per la qualità della vita in città.

È una situazione inaccettabile. Facile riempirsi la bocca di lotta al degrado e sicurezza come fanno da sempre i politicanti di centrodestra e centrosinistra, in perenne campagna elettorale, e poi non essere capaci di dare risposte durature. Daspo e sgomberi creano solo ulteriore marginalità e alla lunga diventano sperpero di denaro pubblico per un minuto di notorietà dei soliti politicanti  che hanno l’ansia di sfoggiare medagliette sul petto.

Rifondazione Comunista rilancia la proposta di un dormitorio pubblico all’interno della Stazione di Pescara. Vista  l’enorme disponibilità di spazi vuoti, all’interno della Stazione è incomprensibile che comune e FS non possano prioritariamente allestire un dormitorio nei locali liberi, che tra l’altro già ospitano il centro diurno Train de Vie – On the road .

Un dormitorio restituirebbe dignità e sicuro decoro alle persone e al centro cittadino e alle tante periferie, ne gioverebbe la qualità della vita di tutti, ridurrebbe le tensioni sociali, diventeremmo un esempio positivo. Un punto di partenza dal quale sviluppare progettualità e intercettare risorse affinché le persone che si ritrovano  in strada possano riconquistare dignità e autonomia.   Rifondazione Comunista dice basta a soluzioni tampone ed emergenziali, che spingono i più poveri tra i poveri sempre più lontano dal centro, che anno dopo anno consumano risorse pubbliche senza dare una risposta duratura.

Il dormitorio è  una “grande opera” da portare a termine, la stazione ha gli spazi per poterlo realizzare. Chi non è in grado di dare risposte agli ultimi, non potrà mai immaginare la città del futuro, chi chiude le porte, non potrà mai superare sfide e ostacoli perché avrà sempre lo sguardo troppo corto.

La solidarietà è la chiave di volta per uscire dalla crisi del neoliberismo che ha reso i poveri più poveri e i ricchissimi ancora più ricchi.

Corrado Di Sante, segretario provinciale Rifondazione Comunista

P.s. La giunta Alessandrini aveva preso l’impegno per la realizzazione del dormitorio nel 2015

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