GIOVANI COMUNISTE\I E RIFONDAZIONE AL FIANCO DI MIGLIAIA DI STUDENTI E STUDENTESSE A PESCARA.
STOP AL CONSUMO DI SUOLO E ALLE FONTI ENERGETICHE FOSSILI. PD E 5 STELLE DIANO LO STOP ALLA CENTRALE SNAM DI SULMONA
Secondo l’IPCC, International Panel on Climate Change dell’ONU, abbiamo 11 anni per vincolare i governi a scelte energetiche, produttive e economiche, che frenino l’aumento delle temperature e le immissioni di CO2 prima che il processo diventi irreversibile.
La questione climatica è strettamente connessa alla salute, alla giustizia sociale, alle migrazioni, alla difesa del territorio, alla riconversione in chiave di tutela ambientale e del lavoro. È in gioco il futuro della nostra vita sul pianeta Terra, l’unica che abbiamo. Chi nega i cambiamenti climatici è folle e pericoloso.
Oggi siamo scesi in corteo a Pescara e in tutta Italia come Giovani Comuniste/i e Rifondazione Comunista al fianco di migliaia di studentesse e studenti che hanno invaso le strade per il terzo sciopero globale contro i cambiamenti climatici, un ottimo segnale di vitalità e voglia di cambiamento che non può attendere. Vanno ritirati gli accordi di alternanza scuola lavoro del Miur con le principali multinazionali responsabili del riscaldamento globale come Eni e McDonalds.
È tempo di essere conseguenti. Sul nostro territorio eventi atmosferici sempre più gravi e ravvicinati mettono a dura prova la cittadinanza, l’innalzamento del Mar Adriatico rischia di compromettere buona parte delle città costiere a cominciare da Pescara. È urgente mettere fine al consumo di suolo, a Pescara la superficie di suolo coperta da strada e edifici è pari al 51,3% Montesilvano al 33,4%, primo e secondo posto in Abruzzo, una delle ragioni profonde degli allagamenti continui. Ed urgente uscire del fossile ovvero abbandonare rapidamente carbone, petrolio e metano, investendo in risparmio energetico, energie rinnovabili e nuove fonti energetiche che riducano drasticamente l’emissione di gas serra.
Il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle hanno la lingua biforcuta, stare con Greta e con gli studenti scesi in piazza vuol dire dare lo stop alle grandi opere inutili e dannose per l’ambiente a cominciare dalla TAV e alle infrastrutture che perseguono lo sfruttamento di fonti energetiche fossili: carbone, petrolio, metano. Stare dalla parte degli studenti in sciopero oggi a Pescara vuol dire bloccare definitivamente il gasdotto SNAM Sulmona-Foligno, che attraverserà tutto l’Appennino sismico, e la centrale di decompressione a Sulmona, che movimenti e cittadini chiedono da oltre un decennio. Infrastrutture energetiche che non servono a coprire il fabbisogno di gas-metano, visto che i consumi in Italia sono da anni in calo. Oggi Pd e 5 stelle sono al governo del paese, che aspettano ad essere conseguenti ai loro proclami?
Il capitalismo non è verde. Cambiamo il sistema non il clima.
Francesco Belfiglio – Coordinatore Giovani Comuniste/i Pescara
Corrado Di Sante – Segretario Provinciale PRC-SE Federazione di Pescara