MONTESILVANO PP1.LÀ DOVE C’ERANO LE PALME ORA C’È UN “SALOTTINO” E L’ERBA SINTETICA.
“Là dove c’era l’erba ora c’è una città” cantava Adriano Celentano nel 1966. A Montesilvano nel 2021, nel PP1 su Corso Strasburgo parafrasando “Il ragazzo della Via Gluck” si può affermare che là dove c’erano le palme ora ci sono “salottini” e erba sintetica. Delle 6 palme che ombreggiavano la piazza, ancora presenti nel 2012, ne sono rimaste appena 2, le altre estirpate perché ammalate, non sono mai state sostituite.
Il Pp1 dovrebbe essere il biglietto da visita della città ed invece è rimasto un piano incompiuto: appartamenti realizzati e impegni disattesi. Cemento vista mare, senza servizi, senza verde attrezzato, senza spazi vivibili, tra potature sbagliate, alberi eradicati e non sostituiti, aiuole non curate e ricettacolo di rifiuti.
Migliaia di euro ogni anno per potature errate e tagli indiscriminati per la gioia delle ditte esterne ma nemmeno un euro per incrementare il patrimonio arboreo cittadino, per valorizzare il verde esistente. L’amministrazione comunale intervenga ripristinando e restituendo il verde pubblico alla fruibilità di tutte e tutti, gli alberi abbattuti vengano sostituiti con nuove piantumazioni.
Corso Strasburgo, è una landa desolata, senza una visione, il verde viale alberato che collega il centro cittadino, con la stazione e il mare non esiste, i residui spazi verdi nel degrado e occupati da privati con giostrine, ferraglia, gabiotti, tavoli e sedie, una fiera del brutto, che dopo l’estate rimane abbandonata anche sul sposto per mesi. C’è una sola logica, consuma e fuggi! Alla fine alla collettività rimangono solo i cestini ricolmi da svuotare, i cubotti di cemento e la desolazione per 9 mesi l’anno. Se questo è questo è turismo, se questo è fare bella Montesilvano allora possiamo chiamare erba anche la plastica verde. Aver lasciato ai costruttori mano libera sul PP1, aver consegnato la pianificazione urbanistica nelle mani della speculazione, ha determinato il degrado di oggi, sconcerta che il centrodestra continui ad avallare i “desiderata” dei costruttori sull’area, davvero oggi abbiamo bisogno di nuova edilizia residenziale privata all’interno del PP1?
“Non so, non so
Perché continuano
A costruire, le case
E non lasciano l’erba
Non lasciano l’erba
Non lasciano l’erba
Non lasciano l’erba
Eh no
Se andiamo avanti così, chissà
Come si farà
Chissà
Chissà
Come si farà”
Corrado Di Sante, segretario provinciale Rifondazione Comunista Pescara