Pranzi indigesti e incredibili per la Giunta Di Mattia (da Il Centro di domenica 14 ottobre)
Lite al ristorante il conclave dei politici finisce tra gli insulti
Accuse tra Idv, Pd e Udc al pranzo del centrosinistra Pavone e Di Felice se ne vanno, le critiche degli assessori
La maledizione del patto dei ravioli. di Pietro Lambertini
Il Centro domenica 14 ottobre
Antipasto con salumi, salsicce e formaggi nostrani, primo di ravioli di ricotta al sugo, secondo con arrosto misto e per finire caffè e amaro. Questo il menù del pranzo della maggioranza convocato in gran segreto al ristorante Mastrone di Moscufo. Ma chi ha pagato il conto? Ognuno ha pagato per sè: 20 euro a testa. Ma spunta un’analogia con un pranzo in agriturismo della giunta Cordoma, entrata in crisi subito dopo il conclave: forse, sono i ravioli a non portare bene.
MONTESILVANO Doveva essere un pranzo per cementare lo spirito di squadra della maggioranza. Invece, è finita con una spaccatura nel centrosinistra. L’appuntamento dei politici di Montesilvano al ristorante Mastrone di Moscufo era alle 13 di ieri. Un’ora dopo – soltanto il tempo dei saluti e di un antipasto con salumi, salsicce e formaggi nostrani – e la tensione era già salita. Secondo quanto rivelato al Centro da fonti del Comune, il consigliere Idv Fabio Vaccaro avrebbe attaccato Pd e Udc parlando di troppe pressioni sul sindaco Attilio Di Mattia dell’Idv. Ma cosa ha detto di preciso Vaccaro? Si riferiva alle nomine contestate e poi ritirate come quella di Nicolina Sivignani, compagna del capogruppo Pd Massimiliano Pavone, nello staff del sindaco? «Non posso rilasciare dichiarazioni», la risposta secca di Vaccaro. Ma l’assessore alle Politiche sociali Stefania Di Nicola, Idv, dice: «Vaccaro? Ha detto quello che pensa», senza aggiungere altri dettagli. Comunque, precisa Vaccaro, è andato tutto bene. Se non fosse che Pavone ed Emidio Di Felice dell’Udc si sono alzati e hanno abbandonato il tavolo sbattendo la porta e senza mangiare quasi niente, neanche i ravioli di ricotta al sugo. «Tutto ok», dice Pavone che si trincera dietro un no comment. Tensioni tra Idv e Pd per la mozione di Pavone che avrebbe voluto ritirare la costituzione di parte civile del Comune contro gli ex sindaci Pd imputati al processo Ciclone, Enzo Cantagallo e Renzo Gallerati? Nessuna risposta. Di Felice, invece, spiega cosa è accaduto: «Mi aspettavo un incontro più proficuo, siamo ancora molto lontani. Perché me ne sono andato? Diciamo che avevo da fare e il pranzo era cominciato fin troppo tardi. La maggioranza sta bene? Ma sì». Qualcuno non ha digerito la nomina di Di Felice all’Unione dei Comuni? «Se qualcuno vuole il mio posto se lo prenda pure», risponde l’ex assessore della giunta Cordoma. Dei dissidi in maggioranza si parlerà, comunque, domani dalle 17 in una riunione del centrosinistra provinciale a Pescara. Una spina nel fianco di Di Mattia è stato anche il consigliere Pd Gabriele Di Stefano che avrebbe richiamato la giunta a lavorare di più. Anche l’assessore Pd ai Lavori pubblici Feliciano D’Ignazio avrebbe parlato di troppa distanza tra sindaco e giunta e chiesto più attenzione agli altri assessori. «Occorre buon senso per governare una città difficile come Montesilvano», riflette Di Nicola, «ci serve sia l’esperienza di chi ha già amministrato sia la passione dei nuovi. Potremmo essere la miglior giunta e il miglior consiglio, ma serve un po’ di umiltà da parte di tutti». A fine pranzo, è arrivato al locale anche Carlo Costantini, consigliere regionale dell’Idv: «Soltanto un caffè al volo, non si è intromesso nelle nostre discussioni», commenta Di Nicola
penosi!!! vi piace vincere facile, vero? poi però le conseguenze sono che bisogna “accontentare” tutti, a discapito della cittadinanza!! ma la “colpa” è anche degli elettori che “incoronano” queste macedonie di politicanti!