La “giunta spaziale” evaporata nello spazio. DI MATTIA come Cordoma
La giunta spaziale di capitan Di Mattia, e la sua astronave, ha vagato nello spazio per mesi ed oggi arriva all’epilogo: è lo stesso sindaco che boccia l’operato dei suoi assessori. Di Mattia è sulla via del sindaco Pasquale Cordoma che ha effettuato 11 sostituzioni in 5 anni. Lui attese 7 mesi prima del primo cambio, Di Mattia solo 60 giorni in più
IL CENTRO 20 MARZO 2013
Di Mattia: i cittadini ci chiedevano di più
Il sindaco spiega i motivi del “licenziamento” degli assessori e indica sei obiettivi per ripartire. La nuova giunta a Pasqua bufera in comune»ieri il consiglio
MONTESILVANO «Ringrazio gli assessori per il lavoro che hanno svolto finora nonostante le difficoltà incontrate. Ma i cittadini vogliono di più». Con queste parole il sindaco Attilio Di Mattia ha aperto, ieri pomeriggio, la seduta del consiglio comunale caratterizzata dall’assenza della giunta al completo. I lavori dell’assise civica, infatti, hanno avuto luogo a poche ore dalla firma del decreto che ha sancito la decisione del primo cittadino di azzerare l’intera squadra di governo. Inevitabile, quindi, un riferimento da parte di Di Mattia alla sua pausa di riflessione arrivata come un fulmine a ciel sereno per i sette assessori che hanno dichiarato di non aver avuto il minimo sentore della bufera che stava per abbattersi sul municipio. «I cittadini di Montesilvano finora non hanno registrato alcun cambiamento», ha aggiunto il sindaco, «e questo vuol dire che quello scatto in avanti verso il cambiamento, da noi previsto, non c’è stato». Una dichiarazione che rappresenta anche un’autocritica da parte del primo cittadino, che ha sottolineato di non voler addossare l’intera colpa dell’inefficienza registrata nei primi dieci mesi di governo unicamente agli assessori. «Bisogna rimettere il cittadino al centro», ha aggiunto Di Mattia, “e ripartire da sei punti principali: il fiume Saline, la riqualificazione del borgo, il collegamento con l’ingresso dell’autostrada, il recupero di Villa Delfico e della Stella Maris, il decoro urbano e la trasparenza». Per raggiunge lo scopo prefissato il primo cittadino ha dichiarato di avere bisogno di una collaborazione più ampia, che vada oltre le singole logiche di partiti ma che coinvolga anche la minoranza in un più ampio progetto volto al benessere della città. Quanto ai componenti della giunta bis il sindaco ha mantenuto il massimo riserbo ipotizzando solo il possibile periodo di assegnazione delle nuove deleghe: «La Pasqua rappresenta un simbolo di rinascita ed è da lì che la nostra città rinascerà». Manifestazioni di solidarietà nei confronti degli assessori “bocciati” e un in bocca al lupo al sindaco per la creazione della nuova giunta sono arrivati dai banchi di opposizione e maggioranza, entrambe apparse piuttosto comprensive, salvo qualche eccezione, nei confronti del primo cittadino. «Anche il sindaco ha le sue colpe per non aver scelto bene i suoi collaboratori», ha commentato il consigliere di Montesilvano Futura, Ernesto De Vincentiis. «La colpa è del fallimento della politica anche a livello nazionale», ha controbattuto il consigliere del Pd Gabriele Di Stefano. «Riconosco il coraggio del sindaco nel prendere questa decisione e sottolineo il senso di responsabilità dimostrato finora dalla minoranza», ha aggiunto l’esponente di Democrazia e Libertà Francesco Maragno, «ma credo che bisogna fare un discorso sui contenuti per dare a Montesilvano finalmente un volto nuovo». Che gli assessori siano andati a casa solo temporaneamente è, invece, l’auspicio del capogruppo del Pd Massimiliano Pavone, secondo il quale «il lavoro svolto finora dalla squadra di governo va considerato soprattutto alla luce del contesto in cui hanno operato». Il consigliere Pd ha poi strigliato bonariamente il sindaco «per non aver comunicato di più con i partiti» e ha infine lanciato un messaggio chiaro alla minoranza e a quanti ipotizzano un imminente ritorno alle urne: «Non torneremo a votare a breve, andremo avanti per tutti e 5 gli anni, ma chiediamo alla minoranza di non innalzare barricate e di apportare serenamente il proprio contributo». Meno comprensiva nei confronti del sindaco è apparsa Manola Musa, capogruppo del Pdl: «Le persone che il sindaco ha mandato a casa sono le stesse che hanno decretato la sua vittoria alle elezioni e se non hanno lavorato bene forse è colpa sua che non ha saputo fissare degli obiettivi. Ma Di Mattia paga anche lo scotto di una maggioranza fatta da diversi partiti e io ritengo che la mia richiesta delle sue dimissioni sia per il momento solo posticipata». Duro anche Corrado Di Sante di “In movimento per i beni comuni” che a margine della seduta ha commentato: «La giunta spaziale di capitan Di Mattia, e la sua astronave, ha vagato nello spazio per mesi ed oggi arriva all’epilogo: è lo stesso sindaco che boccia l’operato dei suoi assessori. Di Mattia è sulla via del sindaco Pasquale Cordoma che ha effettuato 11 sostituzioni in 5 anni. Lui attese 7 mesi prima del primo cambio, Di Mattia solo 60 giorni in più». Il consiglio ha poi votato a maggioranza la delibera per la realizzazione del ponte dell’Adriatico e la successiva mozione per la ciclopedonalità e la corsia dedicata al trasporto pubblico dell’infrastruttura. Rimandati gli altri punti, tranne la delibera sull’amministratore unico dell’Azienda speciale, rinviata in commissione dopo una lunga discussione. Antonella Luccitti