Comunicato stampa 09 maggio 2013

Sono passati 35 anni dall’assassinio di Peppino Impastato, avvenuto il 9 maggio 1978. Il suo sacrificio, il suo impegno, la sua lezione sono sempre più che mai attuali e da esempio per tutti coloro che si battono per la giustizia sociale. Peppino gridava a Cinisi  “la mafia è una montagna”  sapeva di scandalizzare  perché in realtà la lotta alla mafia è uno scandalo per chi vuole che tutto proceda come sempre.

Peppino Impastato scriveva : “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”  A rileggere queste parole  non si può non pensare alla nostra città, a Montesilvano, a ciò che siamo diventati .

Noi nel programma elettorale avevamo scritto “un cambiamento che faccia di Montesilvano un gran bel posto dove vivere”. Per ora a Montesilvano il cambiamento non si è visto.

Per questo proponiamo che a Montesilvano venga intitolata una via a Peppino Impastato che contro la mafia ha lottato dando la vita, mentre come ha accertato una sentenza,  Giulio Andreotti sicuramente fino alla primavera del 1980 tenne ”un’autentica, stabile ed amichevole disponibilità verso i mafiosi“.  Le motivazioni della sentenza raccontano di un intreccio di rapporti tra Andreotti e gli esponenti di Cosa Nostra, Stefano Bontate e Gaetano Badalamenti, quest’ultimo mandante dell’assassinio proprio di Peppino Impastato.

E visto che in città in tanti, compreso il sindaco, hanno fatto a gara per intitolare una via a Giulio Andreotti, irrealizzabile per ora e speriamo per il futuro, ci auguriamo che sindaco e consiglio accolgano la nostra proposta.

 Corrado Di Sante

“In movimento per i beni comuni Rifondazione-Verdi”