AUTOBUS: LA FERMATA “ASSORBENTE”, QUELLA FANTASMA E POI LA FERMATA FAI DA TE.
Montesilvano 6 giugno 2013
Inchiesta pensiline e pali fermata degli autobus a Montesilvano, e proposte per migliorare il servizio pubblico.
Montesilvano è la 5° città d’Abruzzo, eppure i servizi alle persone sono fermi al secolo scorso, al esplosione demografica, al sacco edilizio non è corrisposta alcun adeguamento di servizi e sottoservizi. Così la qualità della vita è scarsa e a pagare sono sempre i cittadini.
Un esempio lampante viene semplicemente dall’osservazione del servizio del trasporto pubblico urbano, garantito per la nostra città dalla GTM. Attualmente nel territorio del Comune di Montesilvano sono attive la Linea 38 che si sdoppia in alcune ore della giornata nelle Linee 3 e 8, la Linea 6 e la Linea 16 (circolare per Montesilvano colle).
Percorsi e fermate ricalcano in sostanza per la quasi totalità quelli degli anni ’90, fatto salvo per l’allungamento della linea 6 su Via Verrotti e fino a Via A.Costa (cimitero). Nel frattempo la città è davvero esplosa, sono nati nuovi quartieri eppure confrontando gli orari: le frequenze di passaggio degli autobus sulla linea 38 (3 e 8 comprese) si sono ridotti.
Come se non bastasse lo stato delle pensiline delle linee 38 e 3 (dalle 9,00 alle 19 dei giorni di feriali) su Via Vestina sono in totale abbandono, per lo più sono divelte e potenzialmente pericolose per gli utenti, abbondano di polvere e rifiuti, non manca la “pensilina assorbente” dove in bella vista da anni ormai è incollato un assorbente. Insomma ai lati di Via Vestina sono nati interi nuovi quartieri ma rimane pur sempre una periferia degradata, non bastano i palazzoni a fare bella una città!
Dalla fermata “assorbente” alla fermata fantasma il passo e breve, e così il capolinea del n.6 la fermata è un massetto di cemento senza pensilina, quanti anni bisogna attendere per la sua installazione?
Così accade che la maggior parte delle fermate presentano dei semplici pali, dove se da un lato le pubblicità sono sempre in bella evidenza, trovare gli orari è una caccia al tesoro, qualora siano integri. Da alcuni mesi ci sono delle novità, a seguito dell’inserimento di autobus doppi ovvero più lunghi e capienti sulla linea 38 che comprende anche le linee 3 e 8, i pali di fermata in alcuni punti sono raddoppiati e si rischia di fare confusione, perché coesistono tuttora fermate attive e fermate soppresse, come accade su più punti di Corso Umberto (all’altezza di Via Ticino, Via Lambro, Via Marinelli, Via Sila procedendo in direzione sud-nord ma non mancano esempi anche per la direzione opposta). E capita che laddove c’era una pensilina coperta con lo spostamento di fermata ora c’è un semplice palo come su Via Vestina all’altezza della Colonnetta. È difficile comprendere il criterio delle fermate, se vi sono distanze standard o se queste sono in corrispondenza di servizi di pubblica utilità, e a Montesilvano i cittadini-utenti per la maggior parte stanno allo scoperto. Non bastano le fermate “intelligenti” su Corso Vittorio Emanuela a Pescara per fare un buon servizio pubblico!
Se ci spostiamo su Via Verrotti attraversata dalla linea 6 è facile notare che nessuna fermata ha ritratte le strisce gialle che segnalano la fermata stessa. Inoltre è stata soppressa la fermata su Via Alcide De Gasperi in direzione sud-nord e così dall’ultima fermata al confine con Pescara ben prima della rotatoria si può scendere solo davanti all’ITIS Alessandrini di Via Verrotti.
Altro aspetto interessante è l’evoluzione del percorso del 2/ che negli anni progressivamente nel suo tratto in prossimità dei Grandi Alberghi si è progressivamente allontanato da Via Ariosto, dove vivono per la gran parte migranti che sono i più assidui utilizzatori della linea, forse anche la GTM sperava in una più rapida apertura di Corso Strasburgo, e così può succedere che la discriminazione vada di pari passo con le linee dei bus. Inoltre non si può tralasciare che le fermate della linea 2\ direzione sud-nord sulla riviera di Montesilvano sono assai pericolose per la vicinanza con la pista ciclabile.
A peggiorare la situazione, c’è la bassa velocità commerciale degli autobus 15/16Km/h rispetto ad una media europea di 25 Km/h. Questa bassa velocità è dovuta alla mancanza di percorsi dedicati, alla persistente occupazione da parte di automobilisti maleducati delle aree di fermata costringendo pendolari, donne con passeggino e anziani a fare ogni volta percorsi ad ostacoli e gli autisti a pericolose manovre. La mancanza di un piano traffico, l’assenza di una pianificazione riduce ai minimi termini il servizio pubblico peggiorando la qualità della vita di pendolari, cittadini e autisti dei bus.
In ogni caso le cose possono migliorare ma occorre che l’attuale amministrazione e la GTM facciano delle scelte chiare per tutelare e migliorare il servizio pubblico, per i cittadini e i lavoratori ovvero gli autisti degli autobus che purtroppo sono, loro malgrado, parafulmine di tanti disservizi.
In movimento per i beni comuni Rifondazione Comunista – Verdi chiede:
- l’attivazione di un forum tra cittadini-utenti, comune e GTM un piano traffico che riduca le auto in circolazione, che preveda corsie preferenziali per gli autobus per aumentarne la velocità commerciale,
- programma per la diffusione di pensiline decorose almeno nelle principali fermate su Corso Umberto e Via Vestina,
- una maggiore attenzione affinché le fermate siano libere dalle auto indebitamente in sosta o fermata,
- campagne per l’incentivazione dell’uso del mezzo pubblico,
- rimodulazione di orari, frequenze e fermate per soddisfare le esigenze di una città trasformata negli anni,
- l’integrazione tra orari di arrivo e partenza tra treno e bus, l’attivazione di linee notturne,
- la sperimentazione sulla riviera di un mezzo pubblico veloce, anche con la chiusura al traffico automobilistico nella stagione estiva,
- il trasporto di bicicletta sulla linea 16 per Montesilvano Colle.
Corrado Di Sante
“in movimento per i beni comuni Rifondazione Comunista – Verdi