CDA AZIENDA SPECIALE: DI MATTIA COMPLETA IL RIMPASTO IN GIUNTA
Comunicato stampa 16 luglio 2013
Accontentati gli appetiti di UDC e PD. La famiglia prima di tutto!
Candidati ed eletti dell’UDC non perdono minuto per ripetere “La famiglia prima di tutto” ed ora è chiaro che pensano strettamente alla loro. E non c’è da stupirsi se nel CdA dell’Azienda Speciale sia stata nominata Erica Di Censo figlia di Emilio Di Censo, primo dei non eletti dell’UDC e condannato dalla Corte dei Conti per aver indebitamente “sistemato” i generi in comune: la famiglia al primo posto a spese dei cittadini montesilvanesi.
Che dire invece di Giuseppe Menè consigliere del PDL con Cordoma, oggi nominato da Di Mattia nel Cda e uomo fedelissimo del consigliere UDC Emidio Di Felice che con Cordoma nel CdA dell’azienda speciale contava il cognato Giuseppe La Spada. Rimane pur sempre una questione di famiglia, a volte famiglia allargata.
Il PD non è da meno e inserisce nel CdA dell’azienda speciale il primo dei non eletti in consiglio comunale Mirko Secone.
A completare il CdA due donne Patrizia Di Tullio e Valeria Cilli.
A Montesilvano cambierà tutto, avremo curriculum spaziali, basta con la partitocrazia! Un anno dopo il ritornello stonato di Di Mattia è un nulla di fatto. Come avevamo anticipatamente denunciato la maggioranza transgenica che va da SEL/PdCi all’UDC negli uomini e nei metodi è la continuità delle amministrazioni Cordoma e Cantagallo. Il nuovo avanza con il passo del gambero.
Nel merito come già avevamo scritto a settembre 2012 un CdA è inutile basta l’assessore e il direttore, al massimo un amministratore delegato scelto tra i dirigenti. A leggere il Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) e lo Statuto Comunale ci sono forti dubbi sulla nomina diretta da parte del sindaco (è la seconda volta che accade); Cordoma, invece, aveva optato per nomine attraverso delibere di Consiglio Comunale.
Essere giovani e donne non sono di per sé delle qualità, né nella vita né in politica, perchè come sosteneva Sandro Pertini ”La politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c’è qualche scandalo; se c’è qualcuno che dà scandalo; se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato.” I giovani di questo CdA, purtroppo, sono parte dell’ennesimo scandalo che il sindaco Di Mattia ha messo in atto.
Queste nomine completano il rimpasto della giunta Di Mattia e sono esclusivamente funzionali alla tenuta della maggioranza, in particolare sull’urbanistica: il futuro del PP1 e il ritorno del centro commerciale di D’Andrea & D’Andrea Costruzioni. È opportuno evitare qualsiasi panegirico su curriculum, competenze, giovani, donne o cambiamento. Di Mattia ha soddisfatto gli appetiti di PD e UDC e nel farlo ha cercato di dare qualche mano di vernice e di rispettare semplicemente le norme già in vigore sulla parità di genere.
Corrado Di Sante
“in movimento per i beni comuni Rifondazione Comunista – Verdi”