ECOnomia
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Dalla lettura di questa traccia dovrebbe essere chiaro che la nostra impostazione ambientalista rappresenta un presupposto indispensabile per dare respiro e futuro all’economia turistica della città.
E’ evidente che non si può lasciar fare semplicemente al mercato e che occorre un’azione sinergica per ampliare l’offerta turistica. Lo dimostra la stessa vicenda del Palacongressi che finora ha svolto un ruolo molto al di sotto delle aspettative.
Il Comune deve dare il suo contributo nella ridefinizione di politiche di sostegno alla creazione di microimprese in particolare giovanili, in settori quali le “imprese sociali”, il turismo, l’artigianato, l’economia sostenibile, la cultura e il divertimento ridefinendo strumenti come gli “incubatori di imprese” in modo più qualificato.
Il Comune metterà a disposizione locazioni calmierate e spazi di co-working, luoghi fisici con orari flessibili, compatibili con le più svariate attività e dotati di strumenti di lavoro destinati a chi non ha sufficienti risorse per iniziare un’attività o per chi è stato espulso dal mondo del lavoro e creare sinergie professionali e imprenditoriali stabili.
Vanno organizzati servizi di assistenza e consulenza relativi ai fondi europei, regionali e nazionali, di consulenza fiscale/ legale e anche relativa alla pianificazione e alla comunicazione destinati a chi vuole iniziare una nuova attività.
Mediante l’utilizzo del microcredito sono possibili politiche di sostegno e di avvio della piccola impresa individuale, con importanti ricadute in termini di accompagnamento all’imprenditorialità e d’inclusione sociale dei destinatari.
Vanno valutate forme di intervento diretto del Comune, mediante il co-investimento con altri investitori istituzionali (fondazioni) in fondi di investimento dedicati il cui scopo sia quello di destinare capitale ad iniziative nel micro-credito sul territorio cittadino.
Nella produzione si attivino sostegni alle attività locali, piccole imprese artigianali attraverso patti fra produttori, enti pubblici e banche locali, per una finanza al servizio della comunità, con promozione e sviluppo del microcredito e l’istituzione di una Banca Comunale senza interessi.
Le Botteghe Scuola, ospitate presso le aziende artigiane, potranno formare i giovani direttamente all’interno delle proprie strutture ricevendo incentivi dalla Regione per ogni “contratto formativo” tradotto in “contratto di lavoro”.
Si può sperimentare l’istituzione di un albo dei disoccupati e l’introduzione di un incentivo da parte del Comune per le imprese che assumono a tempo indeterminato: cinquemila euro di “dote” ai lavoratori per chi li assume.
L’Amministrazione Comunale dovrebbe istituire una Consulta delle professioni e del lavoro autonomo con particolare attenzione alle nuove figure che non trovano collocazioni negli ordini professionali.
La petrolizzazione dell’Adriatico è una delle principali minacce per il nostro mare e per la nostra economia turistica. Montesilvano deve assumere un ruolo di leadership di un movimento delle città costiere per liberare l’Adriatico dalle trivelle. Stop al petrolio, difendiamo il nostro mare!
Stop alla proliferazione dei centri commerciali. L’amministrazione comunale avrebbe il dovere didifendere il piccolo commercio e la qualità della vita urbana (una cosa è passeggiare e fare compere altra muoversi in auto per fare il carico all’iper) ma non ha mai svolto alcuna azione di contrasto alla proliferazione della grande distribuzione che presenta nella nostra area la più alta densità per abitante d’Europa. Rivendichiamo con orgoglio di essere stati gli unici a svolgere in tutta l’area metropolitana una costante battaglia che ha portato alla moratoria alle nuove aperture e ad altre misure purtroppo per ora neutralizzate dalla deregulation di Berlusconi e Monti. PD e PDL e le loro precedenti incarnazioni sono stati complici a livello regionale, provinciale e comunale nel consentire in cambio di assunzioni clientelari e finanziamenti (e probabilmente altro) questa invasione di centri commerciali e outlet che ha avuto un impatto devastante sul tessuto socioeconomico, sulla vita urbana e in termini di consumo di suolo e aumento dei flussi di traffico automobilistico. E’ in corso di autorizzazione il raddoppio del Città SantAngelo Village e soltanto noi e le associazioni ambientaliste ci siamo attivati per cercare di fermarlo in sede di Valutazione di Impatto Ambientale regionale.