Diritti civili e laicità
DIRITTI CIVILI E LAICITÀ
Montesilvano vogliamo che sia una città europea. Il riconoscimento dei diritti civili e dei principi di laicità non può essere sacrificato sull’altare dell’accordo con forze politiche conservatrici e cinicamente oscurantiste come l’UDC. In considerazione del crescente affermarsi di legami affettivi e di vita stabili estranei all’istituto del matrimonio, è doveroso che l’Amministrazione Comunale si attivi perché siano riconosciuti anche ai cittadini che scelgono queste unioni i diritti costituzionali attinenti alla dignità ed alla libertà della persone, contrastando ogni forma di discriminazione, in particolare quelle riferite agli orientamenti sessuali. Per questo l’amministrazione dovrà impegnarsi a promuovere la parità e a contrastare le discriminazioni affermando sia i diritti che i doveri connessi al riconoscimento di una convivenza stabile. Questo è il senso della nostra proposta di istituire il Registro delle unioni civili.L’amministrazione comunale dovrebbe aderire alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere e in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia organizzare adeguate iniziative in tale ricorrenza nelle scuole e in città. Vanno promosse campagne di sensibilizzazione e formazione rivolte al personale comunale ed all’opinione pubblica contro omofobia, transfobia e discriminazione. Va avviato un rapporto di collaborazione con le associazioni LGBT. Superando oscurantismi integralisti c’è bisogno di maggiore impegno rispetto all’informazione, prevenzione e cura dell’HIV e delle altre malattie a trasmissione sessuale, mediante campagne di comunicazione mirate ai diversi target, distribuzione di profilattici anche in ambito scolastico, interventi informativi a tutti i livelli contro il pregiudizio e la discriminazione delle persone affette da HIV. Come in tanti altri comuni italiani proporremo l’istituzione di un registro dei testamenti biologici affinché sia possibile depositare le proprie volontà sui trattamenti di fine vita.
Nostra patria è il mondo intero. Montesilvano è una città meticcia. Gli immigrati sono soltanto gli ultimi arrivati. Purtroppo le amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno affrontato adeguatamente il fenomeno e i neofascisti cercano di fomentare l’intolleranza e il razzismo. Anche in questo campo c’è bisogno di sinistra. Il comune deve istituire un FORUM DEI MIGRANTI per costruire insieme politiche efficaci di cittadinanza. Nessuno si deve sentire straniero. Sono vittime di violazioni dei diritti umani le prostitute, i minori dediti all’accattonaggio, e soprattutto i lavoratori sfruttati dalle organizzazioni criminali e da spregiudicati imprenditori. Il Comune dovrà mettere in campo tutti gli strumenti necessari per contrastare questi fenomeni di vero e proprio sfruttamento umano, dal lavoro nero allo sfruttamento della prostituzione, dall’accattonaggio dei bambini al lavoro minorile. D’altronde la demagogia sulla SICUREZZA(sempre condita da uno sfondo più o meno razzista) è stata per anni il cavallo di battaglia della destra. Il bilancio è un fallimento completo a livello locale e nazionale. Anche a Montesilvano se la Musa propone di chiedere aiuto a carabinieri e finanzieri in pensione (di nuovo le ronde?), l’altro candidato di centrodestra Maragno reitera proposte già richieste da Cantagallo e Cordoma da tempo come il commissariato di polizia (cosa assai difficile perché a Montesilvano c’è la compagnia dei carabinieri) o togliere l’agibilità agli appartamenti dove si esercita la prostituzione (trovata pubblicitaria del sindaco di centrodestra di Silvi già bocciata dal TAR ma evidentemente lui e Cordoma non lo sanno). La realtà è che la stagione dei sindaci sceriffi non ha prodotto nulla (a Montesilvano poi!). I Comuni dovrebbero innanzitutto garantire ciò che è di loro competenza: cosa che l’amministrazione Cordoma-Musa-Maragno non ha fatto. Per esempio i vigili urbani sono sotto organico, non ci sono ufficiali tranne il comandante e il tutto è da addebitarsi a un concorso taroccato finito davanti ai giudici. Raggiungendo il ridicolo di spendere soldi per armare i vigili senza avere l’organico per garantire i servizi. Invece di fare demagogia bisogna vigilare sulle infiltrazioni della criminalità organizzata e il riciclaggio e per questo riteniamo fondamentale che l’amministrazione comunale intraprenda una costante collaborazione con l’associazione Libera di don Luigi Ciotti.
Bisogna pensare anche a scelte di rivitalizzazione di aree della città che portino vita sociale e aggregazione. Per esempio noi pensiamo che da troppi anni si continua a recuperare senza individuare una funzione pregiata la ex-colonia della STELLA MARIS. Noi proponiamo che venga destinata a “Casa dello studente”, struttura residenziale per studenti universitari che a Pescara non c’è mai stata. In tal modo la gestione e i lavori potrebbero essere finanziati dall’ADSU (Azienda per il diritto allo studio) e dalla Regione. Durante i mesi estivi, come accade in tutta Europa, potrebbe funzionare come Ostello offrendo una disponibilità ricettiva low cost per il turismo giovanile che attualmente non c’è. La presenza di centinaia di studenti rivitalizzerebbe la riviera anche durante i mesi invernali e sicuramente porterebbe all’apertura di attività nei dintorni.